«Non è più come una volta, gli studenti non sono più interessati allo studio, come eravamo noi; e poi, questa mancanza di valori, di rispetto, per gli adulti, per la cultura, non porterà certo a nulla di buono. Povera società del futuro! Dove andremo a finire?»
Lettera di un maestro sumero ad un collega (III sec. a.C.)
Lezioni più brevi e pochi compiti a casa.
Come i paesi nordici (da sempre il sistema scolastico più all’avanguardia) dall’anno prossimo anche il Liceo San Benedetto dice addio alle “classiche” lezioni, e punta ad un approccio interdisciplinare, in cui le discipline si integrano e si impara in maniera diversa e più stimolante per tutti.
La tipologia di apprendimento non si basa più sulle materie in senso stretto, ma punta a fornire agli alunni le competenze necessarie per vivere nel XXI secolo.
Non solo nozioni, dunque.
Si parla di saperi, non più di argomenti.
Quando si tratta di vita reale, il nostro cervello non viene diviso in singole discipline giustapposte, si rivela invece più importante acquisire competenze di base, come il pensiero critico, che aiuta ad identificare notizie false, ma anche a scegliere il programma migliore da installare sul proprio computer…
Insegnare ad imparare, a pensare, a capire
Vorremmo riuscire ad insegnare ai ragazzi a pensare in modo olistico, per poter riflettere sui problemi del mondo che li circonda: crisi globali, migrazioni, problemi sociali ed economici…
Tecnologia, attualità, ricerca, comunicazione e comprensione culturale insieme. Capacità fondamentali per affrontare la vita oltre la scuola.
L’insegnamento e l’apprendimento collaborativo
È fondamentale che i ragazzi siano in grado di lavorare insieme, abilità che nel mondo del lavoro sarà necessaria e sempre più richiesta. Il primo luogo dove impararlo è proprio la scuola.
Il gusto dell’apprendere. Lo scopo della scuola.
È proprio per non perdere di vista che l’apprendimento è per la vita, e non per fare un piacere a noi adulti, che abbiamo pensato di rivoluzionare tutta la scuola, per i nostri allievi.