Un nuovo approccio che parte dalle classi prime dell'anno scolastico 2024/2025
Da sempre il nostro Liceo si distingue per un approccio all'insegnamento relazionale ed esperienziale che mette al centro del suo progetto formativo i bisogni e la crescita dello studente. Per migliorare ancora la nostra proposta in direzione di una scuola che valorizzi sempre di più le specificità di ogni alunno, abbiamo pensato di adottare una didattica innovativa a partire dalla classe prima dell’a.s. 2024/2025 che prende spunto dalla “Scuole delle relazioni e delle responsabilità”, fondata nel 2016 al Liceo Morgagni ed ispirata al metodo didattico finlandese.
Questo approccio è spesso stato impropriamente chiamato "La scuola senza voti" perchè al centro NON mette la valutazione numerica degli alunni ma la relazione tra studente e professore. La valutazione degli studenti diventa un dialogo costruttivo che mira a valorizzare l'unicità del singolo e a conferirgli autonomia, sicurezza e proattività nella prestazione scolastica. Durante l'anno, gli studenti riceveranno valutazioni descrittive, che si tramuteranno in votazioni numeriche in pagella al termine dell'anno scolastico.
In cosa cosiste?
Come si svolge una lezione seguendo questa metodologia?
Gli studenti sono attivi il più possibile durante l'orario scolastico con il docente a fianco, sempre disponibile a fornire informazioni;
Gli studenti sono autonomi nella gestione del lavoro e delle tempistiche di realizzazione dei progetti di studio;
Ricerca di metodologie didattiche innovative e volte a stimolare la partecipazione attiva degli studenti;
Il lavoro di apprendimento avviene per la maggior parte in classe attraverso il “fare”, così da ridurre la quantità di compiti a casa;
Alle tradizionali lezioni frontali si affianca la classe laboratorio;
Ampio spazio riservato alla didattica tra pari e al lavoro di gruppo;
La disposizione dei banchi è flessibile e continuamente adattata al tipo di attività svolta;
L'insegnante assume il ruolo di mediatore piuttosto che di trasmettitore di contenuti.
Esempi di metodologie didattiche
Le stazioni di apprendimento
- Gli studenti vengono fatti sedere in postazioni con istruzioni dettagliate sul progetto da eseguire;
- Gli studenti spossono quindi scegliere in autonomia tra diverse attività per raggiungere gli obiettivi di progetto e suddividersi i compiti in autonomia;
- Al termine delle tempistiche di progetto è possibile prevedere autocorrezioni e autovalutazioni, anche di coppia;
- I progetti si differenziano tra lavori individuali, di coppia e di piccoli gruppi.
Le contaminazioni di conoscenza
- Un argomento di studio complesso viene diviso in tante parti quanti sono i gruppi;
- Gli alunni vengono divisi in coppie e ogni coppia studia un sotto argomento di un argomento complesso;
- In varie tappe si progetto ci si “contamina” tra coppie finché tutti gli studenti conoscono tutti i sotto argomenti, completando la conoscenza dell'argomento complesso.
La nostra visione de "La scuola senza voti": noi intendiamo Formare, non Classificare
La maggioranza degli studenti, oggi, non ama la scuola. Per alcuni potrebbe non sembrare una novità, ma il quadro che dipinge l'Istituto Superiore di Sanità con il suo Comunicato Stampa N°08/2023, rivela una realtà molto più complessa. Questo istituto ha svolto un'indagine che ha coinvolto oltre 15 mila adolescenti e le emozioni che emergono sono tutt'altro che positive: l’emozione prevalente è l’ansia, indicata dal 77,4% del campione, seguita da noia (55,9%) e insicurezza (48,9%).
Quali potrebbero essere le cause di queste percezioni ed emozioni degli studenti?
Il modello di formazione tradizionale dello studente prevede una serie di caratteristiche che possono aver portato gli studenti a sviluppare queste emozioni:
- Lezioni standardizzate per tutti gli studenti e modelli didattici poco stimolanti;
- Linguaggio comunicativo standardizzato e ridotto spesso al solo linguaggio verbale;
- Considerazione standardizzata dei tempi di apprendimento e stesse consegne di lavoro;
- Relazione poco empatica tra docente e studente;
- Modello prestazionale che non considera il percorso degli studenti;
- Valutazione sommativa.
Quali sono quindi le soluzioni che questo modello fornisce?
Come avviene la valutazione descrittiva? Alcuni esempi
Durante l'anno vengono utilizzate autovalutazioni e intervalutazioni tra pari, oltre le valutazioni dei docenti. Queste valutazioni sono sempre descrittive e non numeriche. C'è 1 solo voto numerico per materia (quello inserito in pagella) che sintetizza tutte le valutazioni precedenti e i progressi realizzati fino al momento. In pagella, come da normativa, vengono inseriti voti numerici.
Esempi di valutazione descrittiva:
- "Stai procedendo abbastanza bene, hai compreso la maggior parte degli argomenti anche se ti sono rimaste qua e là delle ombre nella preparazione. L'atteggiamento in classe è decisamente migliorato."
- "Nonostante i ripetuti inviti allo studio, ti stai applicando poco, troppo poco, La scuola richiede molta partecipazione in classe ma anche un po' di studio a casa. Mi aspetto un cambiamento del tuo atteggiamento, altrimenti gli argomenti si accumuleranno e sarà difficile recuperare."
- "Grazie all'attenzione con cui partecipi alle lezioni e ad un adeguato studio a casa, stai apprendendo bene i concetti della fisica. Complimenti, continua così!"
- "Sei sempre partecipe in classe e dimostri in ogni occasione di impegnarti anche a casa in modo da poter affrontare al meglio il lavoro che ti viene richiesto. Complimenti!"
Esempio di autovalutazione dello studente, con feedback del docente
- Studente: "Per la verifica mi sono preparato per una settimana intera, perché volevo che andasse bene. Ho trovato la verifica abbastanza semplice perché, avendo studiato, i concetti li sapevo e non mi sono trovato in difficoltà. Alla teoria credo di aver risposto in modo adeguato, ma ho avuto qualche difficoltà con i problemi: non con le formule ma con i risultati. Alcune volte mi venivano sballati e con la potenza sbagliata, secondo me. I miei punti di forza penso siano stati le teoria e le formule."
- Feedback del docente: "Concordo abbastanza con la tua autovalutazione: anche dalla verifica sostenuta si nota l'impegno che stai mettendo sulla materia. La parte dei problemi, prevedeva una serie di calcoli complessi, in cui ancora puoi migliorare, cercando di stare più attento alle unità di misura e ai quadrati dei numeri con potenze."